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L’assistente sanitario nelle vaccinazioni
Prima di entrare nel cuore dell’argomento mi sembrava opportuno presentare innanzitutto la figura
dell’Assistente Sanitario attraverso il Profilo professionale descritto nel D.M. 17 gennaio 1997, n° 69, in
cui lo si delinea come l’operatore sanitario addetto alla prevenzione, alla promozione ed alla educazione
per la salute.
Condivide quindi con i Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, in ottemperanza alla
legislazione nazionale dedicata, la Classe STN/4 delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione e la
Classe LM‐STN/4 delle lauree magistrali nelle scienze delle professioni sanitarie della prevenzione.
È un operatore quindi specificatamente preparato per sviluppare le proprie competenze e svolgere le
proprie attività negli ambiti della Nuova Sanità Pubblica che, come sappiamo, considera la salute un
investimento per la vita della comunità e si concentra sul comportamento degli individui nel loro ambiente
e sulle condizioni che influenzano detto comportamento.
Fondamentale per lo sviluppo della professione è la Legge 42/991 che determina la specificità delle
professioni sanitarie all’art.1, recita: “Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni
sanitarie di cui all’articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive
modificazioni e integrazioni, è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili
professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post‐
base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche
e per le altre professioni del ruolo sanitario per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di
laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali.”.
L’importanza quindi di questa legge è data dal fatto che abolendo l’ausiliarietà prima fondata sull’ormai
abolito mansionario, si determina il campo d’azione proprio della professione che può assumere maggiore
autonomia e responsabilità nell’esercizio professionale rispetto al passato, perché si fonda su tre pilastri:
1. il proprio profilo che identifica oltre al mandato legislativo, anche l’ambito d’azione e le competenze,
2. l’ordinamento didattico che garantisce la formazione per cui il professionista svolge le proprie funzioni,
3. il codice deontologico per un rapporto chiaro e definito soprattutto tra il professionista e il cittadino.
Questo passaggio legislativo assume nel tempo, anche se lentamente, sempre più un valore anche culturale
che investe le vecchie e le nuove generazioni di Assistenti Sanitari, ma che incide anche sul rapporto con i
medici soprattutto riguardo il riorientamento delle attività assegnate nella quotidiana operatività, perchè
loro assumano competenze di più alto valore decisionale e strategico.
Pur non utilizzandolo in questa trattazione, un modello di riferimento per poter svolgere l’analisi delle
competenze di ogni professionista, può essere il metodo adottato dall’Istituto per lo Sviluppo della
Formazione professionale dei Lavoratori (ISFOL) a cui è stato aggiunta una ulteriore macro area
(competenze tecnico professionali trasversali al settore sanitario.
L’assistente sanitario ha un ruolo decisivo in una vaccinazione di massa partecipando attivamente
all’ideazione e pianificazione delle azioni oltre che assumendo direttamente la responsabilità della gestione
delle operazioni nelle sedi individuate, considerando i seguenti presupposti:
o Grandi numeri di popolazione
o Massima rapidità nell’esecuzione
o Garanzia di sicurezzae completezza del processo di vaccinazione
o Monitoraggio continuo di sicurezza ed efficacia
LE ATTIVITÀ DELL’AS NELLE VACCINAZIONI DI MASSA (VM)
Con il necessario raccordo con i servizi intra aziendali (farmacia,servizio magazzino, economato,…) ed extra
aziendale (scuole, addetti pulizie, CRI, Protezione civile, volontariato):
o Partecipa alla pianificazione della VM
Individuazione della popolazione target
Programmazione degli inviti e modalità di accesso alla vaccinazione
Individuazione, contatto e accordi con Enti, Associazioni presenti sul territorio
Individuazione, contatto e accordi con i mediatori culturali delle etnie maggiormente
rappresentate sul territorio
Modalità per la comunicazione interna e aggiornamento per tutta la durata dell’emergenza
o Partecipa alla pianificazione della VM
Individuazione e verifica idoneità delle strutture per le VM
Predisposizione della lista degli arredi occorrenti per l’allestimento delle sedi VM
Allestimento delle sedi di VM
Predisposizione della lista e ordine delle attrezzature e materiale occorrente
Reperimento del personale e predisposizione dei turni secondo il fabbisogno (tutto i
personale disponibile aziendale secondo le necessità individuate, o con contratti speciali a
tempo determinato o anche richiamando gli assistenti sanitari in quiescenza), che svolgano
le seguenti azioni
‐ addetto al processo di vaccinazione
‐ addetto alla logistica, pulizia, asporto rifiuti
‐ addetto alla sicurezza e all’ordine
‐ amministrativo
o Definisce l’organigramma e le funzioni della seduta vaccinale secondo le competenze di
ogni operatore coinvolto, per singola fase, ottimizzando i ruoli e le responsabilità
o Aggiorna il personale riguardo l’organizzazione della VM
o Supervisiona la fase preparatoria alla VM
o Coordina le attività del personale, anche volontario, verificando l’operatività di ognuno, i ruoli e le
responsabilità
o Verifica costantemente in fase di attuazione il processo nelle sedi previste, apportando eventuali
correzioni
o Presiede alle fasi della VM, garantendo gli strumenti necessari
o Supervisiona l’approvvigionamento del vaccino per garantire lo stoccaggio e la catena del freddo
o Si confronta costantemente con gli altri operatori del GORR per aggiornamenti costanti
o Mantiene contatti con il PS per eventuali necessità di emergenza post vaccinale
o Presiede, al termine delle sedute, di VM alla corretta sistemazione dei presidi farmaceutici e delle
attrezzature di cui è responsabile
L’Assistente sanitario, se personale esperto, impiegato nello svolgimento della normale routine del SISP,
può naturalmente svolgere diversi ruoli secondo la disponibilità o turnazione prevista:
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o Addetto alla revisione dello screening prevaccinale
Svolge accurata anamnesi secondo il protocollo previsto dall’emergenza
Offre all’utente le informazioni relative al vaccino (verbali o scritte)
o Vaccinatore
Sa gestire accuratamente l’intero processo di somministrazione del vaccino
Istruisce l’utente sulla gestione post vaccinale
o Operatore addetto al monitoraggio post vaccinale
Registra l’avvenuta vaccinazione sulla documentazione
Rilascia la documentazione personale all’utente vaccinato
Sorveglia l’utente riguardo gli eventi avversi immediati ed eventualmente sa prestare la
prima assistenza
Riassumendo i principi generali per la gestione delle VM:
o Registrazione delle attività
o Documentare tutto
o Svolgere valutazione di processo durante l’attuazione del piano
o Svolgere una valutazione di impatto e di risultato
Dosi somministrate (copertura vaccinale)
Eventi avversi (n° eventi avversi/n° vaccinati)
Numero di ammalati tra i vaccinati
Numero di nuovi casi di malattia
o Report finale sull’attività
I presupposti alla migliore organizzazione in situazione di emergenza sono:
o buona conoscenza del territorio e delle sue risorse
o predisposizione condivisa di protocolli e procedure interne aziendali possibilmente condivise con le
altre ULSS/ Dipartimenti di Prevenzione
o buon coordinamento di rete con le autorità locali e regionali, sanitarie e non, e con le
organizzazioni non governative, da creare prima che si verifichi l’emergenza per una azione rapida
consapevole ed efficace.
La valorizzazione del capitale umano di una azienda, è un passaggio culturale avanzato rispetto alla
semplice gestione del personale. Si considera il patrimonio umano di un’azienda, anche se è il più difficile
da amministrare per l’infinita variabilità che esso comporta, come un elemento che ha il potere di generare
valore, ma con un effetto sulla produttività, osservabile sugli obiettivi raggiunti, sulla ricerca scientifica,
sull’aumento di creatività e capacità di lavoro, sull’assunzione delle responsabilità, sull’innovazione e la
progettualità, sull’integrazione interprofessionale, sulla risoluzione dei conflitti e se vogliamo anche sulla
diminuzione delle assenze per vari motivi.
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