A CHE COSA SERVE IL VACCINO ANTIRABBIA?
Il vaccino antirabbia conferisce elevata efficacia protettiva contro la rabbia, una malattia virale che causa l’infiammazione acuta del cervello negli esseri umani e in altri animali a sangue caldo. I primi sintomi possono includere febbre e prurito nel sito di esposizione. Questi sintomi sono seguiti da uno o più dei seguenti segni: movimenti violenti, emozioni incontrollate, paura dell’acqua, incapacità di muovere parti del corpo, confusione e perdita di coscienza. Una volta che i sintomi compaiono, quasi sempre la malattia si conclude nel decesso.
Il vaccino antirabbico è una preparazione sterile contenente virus della rabbia inattivato ottenuto a partire dalla materia cerebrale di coniglio o di ovino, da colture di cellule di embrione di pollo o di cellule umane diploidi.
COME SI SOMMINISTRA IL VACCINO ANTIRABBIA?
Vaccino a scopo preventivo: l’immunità viene acquisita dopo iniezione di 2 dosi somministrate alla distanza di 1 mese l’una dall’altra. Esiste un protocollo di immunizzazione che prevede l’iniezione di 3 dosi il giorno 0, 7 e 21. Per i soggetti che si espongono a rischio in modo regolare e continuativo lo stato di immunità può essere mantenuto con una iniezione di richiamo dopo 1 anno e successivamente ad intervalli di 3-5 anni.
Vaccino a scopo curativo: prevede una serie di 5 iniezioni, di cui la prima al giorno 0, somministrata appena possibile dopo il contatto sospetto. Seguono ulteriori quattro dosi nei giorni 3, 7, 14 e 30 (al primo, terzo, settimo, quattordicesimo e trentesimo giorno). Nei soggetti mai precedentemente immunizzati deve essere effettuato un richiamo dopo 90 giorni.