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Febbre Gialla in Brasile

Attualmente il Brasile si trova nel periodo stagionale della febbre gialla, che si prolunga stagionalmente da dicembre a maggio.
Di seguito vengono riportati i casi di febbre gialla segnalati nelle scorse stagioni:

STAGIONE CASI SEGNALATI DECESSI
2016/17 778 262
2017/18 1376 483
Da dicembre 2018 a gennaio 2019 36 8

Nell’ultima stagione (2018-2019) sono state segnalati 36 casi in 11 municipalità di due stati del Brasile.

Nella parte meridionale dello stato di São Paulo, sette municipalità: El dorado (16 casi), Jacupiranga (1 caso), Iporanga (7 casi), Cananeia (3 casi), Cajati (2), Pariquera-Açu (1), e Sete Barras (1) hanno segnalato i casi confermati.
Nello stesso stato, sono stati confermati ulteriori casi nelle municipalità di Vargem (1) e Serra Negra (1) al confine con lo Stato di Minas Gerais. Inoltre, sono stati confermati due casi nelle municipalità̀ di Antonina e Adrianópolis, situate nella parte orientale dello Stato di Paranà.

Si tratta dei primi casi di febbre gialla confermati segnalati dal 2015 da Paranà, uno stato densamente popolato con una frontiera internazionale. Fra questi casi confermati, l’89% (32/36) sono maschi, l’età mediana è di 43 anni e almeno il 64% (23/36) sono lavoratori rurali.
Sebbene sia troppo presto per determinare se quest’anno si osserverà̀ l’elevato numero di casi verificatosi durante i due picchi epidemici stagionali, vi sono indicazioni che la trasmissione del virus stia continuando a diffondersi verso sud e in un’area con bassa immunità̀ nella popolazione.

L’OMS raccomanda la vaccinazione a tutti i viaggiatori internazionali di età superiore a 9 mesi che si rechino in Brasile. Le aree aggiornate a rischio di trasmissione di febbre gialla e le relative raccomandazioni per la vaccinazione dei viaggiatori internazionali sono state aggiornate dall’OMS il 3 maggio 20185; la mappa rivista delle aree a rischio e le raccomandazioni per la vaccinazione della febbre gialla sono disponibili sul sito web dell’OMS Viaggi Internazionali e Salute (e tradotte, sul sito del Ministero della salute italiano).

CONSIGLI PER I VIAGGIATORI

La febbre gialla può̀ facilmente essere prevenuta con la vaccinazione, quando la vaccinazione è somministrata almeno 10 giorni prima della partenza. La vaccinazione contro la febbre gialla è sicura, molto efficace e conferisce una protezione che dura per tutta la vita.
La validità̀ del certificato internazionale di vaccinazione contro la febbre gialla dura per tutta la vita della persona vaccinata.
Si raccomanda che tutte le persone che vivono o si recano in aree a rischio di trasmissione di febbre gialla siano a conoscenza dei segni e dei sintomi della febbre gialla.
Le persone sintomatiche dovrebbero recarsi prontamente dal medico.

LA FEBBRE GIALLA

È una malattia infettiva acuta virale causata dalla puntura di zanzare infette appartenenti al genere Aedes, che pungono nelle ore diurne e colpiscono soprattutto gli esseri umani e le scimmie. La febbre gialla non si trasmette da uomo a uomo, ma soltanto attraverso le zanzare infette. Le persone malate restano infettanti per le zanzare che li pungono da poco prima della comparsa della febbre per tutta la durata del periodo febbrile che dura circa 5 giorni.
A loro volta le zanzare diventano infettanti e rimangono tali per tutta la durata della loro vita.

È endemica nelle aree tropicali dell’Africa, del Centro e del Sud America. L’infezione determina varie forme di malattia, da lieve a grave fino al decesso. Il periodo di incubazione della febbre gialla è di durata variabile: da 3 a 6 giorni. La prima fase “acuta”, solitamente ha un esordio improvviso, con febbre accompagnata da brividi, dolori muscolari, mal di testa, perdita di appetito, nausea e vomito. Nelle fasi iniziali della malattia si riscontra un calo del numero dei globuli bianchi del sangue, possibili manifestazioni emorragiche e la comparsa di un colorito giallastro della pelle (ittero), da cui prende il nome “giallo”. Dopo 3-4 giorni, nella maggior parte dei pazienti i sintomi scompaiono; in circa il 15% dei casi invece, dopo una fase di miglioramento, appaiono o si aggravano le manifestazioni emorragiche e la malattia entra in una fase tossica, caratterizzata dalla ricomparsa della febbre e sanguinamento dal naso, dalle gengive, dagli occhi, e dalla presenza di sangue nelle feci o nel vomito (il cosiddetto “vomito negro”), accompagnate da segni di insufficienza epatica e renale. Circa il 50% dei soggetti muore nell’arco di 10-14giorni.

ESISTE UN VACCINO DISPONIBILE?

Si.

Il vaccino è un preparato contenente il virus della febbre gialla, un ceppo vivo e attenuato; contiene inoltre una piccola quantità di sorbitolo, motivo per cui non deve essere somministrato a soggetti intolleranti al fruttosio.

Il vaccino è da somministrare almeno dieci giorni prima di esporsi al rischio di infezione da febbre gialla, al fine di ottenere una buona protezione contro il virus.
Si inietta per via sottocutanea o intramuscolare e può essere somministrato contemporaneamente al vaccino del morbillo o ai vaccini contro il tifo (quelli contenenti il polisaccaride capsulare Vi) e/o dell’epatite.

Il vaccino viene somministrato a persone che:

  • sono in viaggio verso un qualsiasi paese che richiede un Certificato Internazionale di Vaccinazione per l’ingresso;
  • possono maneggiare materiali infetti come il personale di laboratorio.

CALENDARIO VACCINALE

Non sono previsti dosi di richiamo.

EFFETTI INDESIDERATI

Gli effetti indesiderati molto comuni sono: arrossamento, dolore o gonfiore nel sito d’iniezione, mal di testa, sensazione di malattia o sensazione di vomito, diarrea, dolore muscolare, febbre e stanchezza.

Effetti indesiderati gravi possono essere: reazioni allergiche quali rash, prurito o orticaria della pelle; gonfiore del viso, delle labbra, della lingua o di altre parti del corpo; difficoltà nella deglutizione o nella respirazione; perdita di coscienza.

Non possono ricevere la vaccinazione soggetti che abbiano mostrato ipersensibilità verso i componenti del vaccino, persone di età inferiore ai 9 mesi e superiore ai 60 anni; donne in stato di gravidanza o sospetta tale o che siano in allattamento; persone affette da malattie acute febbrili, deficit immunitari e patologie del timo.

Fonte: Ministero della Salute

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